REQUISITI
- Età non inferiore ad anni diciotto compiuti e non superiore a quella prevista dalle norme vigenti per il
collocamento a riposo nel pubblico impiego
- Cittadinanza italiana. Tale requisito non è richiesto per coloro che sono equiparati dalla legge ai cittadini
italiani (es. cittadini della Repubblica di San Marino e della Città del Vaticano, italiani non residenti nella
Repubblica ed iscritti all’A.I.R.E.); possono partecipare al concorso i cittadini degli Stati membri
dell’Unione Europea ed i loro familiari non aventi la cittadinanza di uno Stato membro che siano titolari
del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente ovvero i cittadini di Paesi terzi che siano
titolari del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o che siano titolari dello status
di rifugiato ovvero dello status di protezione sussidiaria (sono fatte salve, in ogni caso, le disposizioni
previste dall’art. 38 del D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i.). I cittadini non italiani devono godere dei diritti civili
e politici negli Stati di appartenenza o di provenienza (fatta eccezione per i titolari di status di rifugiato o
di protezione sussidiaria), possedere (ad eccezione della cittadinanza) tutti i requisiti previsti dal bando
per i cittadini della repubblica e una adeguata conoscenza della lingua italiana
- Idoneità fisica allo svolgimento delle mansioni proprie del profilo professionale ricercato ovvero
compatibilità dell’eventuale handicap posseduto con le mansioni stesse. Si precisa che, ai sensi
dell’art. 1 della Legge n.120/1991 la condizione di privo della vista comporta inidoneità fisica specifica
alle mansioni attinenti al profilo professionale dei posti di che trattasi ed ai compiti richiesti al ruolo
specifico. L’Amministrazione sottoporrà a visita medica di controllo i candidati che verranno assunti, in
base alla vigente normativa
- Non essere esclusi dall’elettorato politico attivo
- Assenza di condanne penali, di procedimenti penali in corso, interdizione o altre misure di sicurezza o
di prevenzione che escludono la costituzione del rapporto di lavoro con le pubbliche amministrazioni,
secondo le leggi vigenti. Si precisa che la sentenza emessa ai sensi dell’art. 444 c.p.p. (cd.
Patteggiamento), è equiparata ad una pronuncia di condanna in applicazione dell’art. 445, c. 1-bis
c.p.p
- Non essere stati licenziati da una Pubblica Amministrazione ad esito di procedimento disciplinare
- Non essere stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una Pubblica Amministrazione o non essere
stati dichiarati decaduti da un impiego statale ai sensi dell’art. 127, comma 1, lettera d), del testo unico
delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato, approvato con D.P.R. n. 3/1957
- Essere in posizione regolare nei confronti dell’obbligo di leva per i cittadini italiani soggetti a tale obbligo
(aspiranti di sesso maschile nati entro il 31.12.1985)
- Possesso della patente di guida di categoria B
- Possesso di uno dei seguenti titoli di studio:
– Diploma di Assistente Sociale rilasciato dalle Scuole dirette a fini speciali cui sia riconosciuta efficacia
abilitante all’esercizio della professione ai sensi del D.P.R. 14/1987 modificato e integrato con D.P.R.
280/1989 e con D.M. 340/1998 unitamente all’Abilitazione per l’esercizio della professione (esame di
stato);
– Diploma Universitario di Assistente Sociale unitamente all’Abilitazione per l’esercizio della professione
(esame di stato)
– Laurea triennale in Servizio Sociale (classe 39 – ex classe 6) unitamente all’abilitazione per l’esercizio
della professione (esame di stato)
– Laurea specialistica (classe 57/S) o Laurea Magistrale (classe LM-87) unitamente all’abilitazione per
l’esercizio della professione (esame di stato)
I candidati in possesso di un titolo di studio conseguito all’estero possono partecipare, purché il titolo di
studio straniero sia stato dichiarato equipollente, con conseguente attribuzione di valore legale e
rilascio dell’equivalente titolo di studio italiano, oppure sia stato riconosciuto ai sensi dell’art. 38,comma
3, del D. Lgs. n. 165/2001 con Decreto di equivalenza al titolo di studio richiesto dal presente bando.
I candidati devono altresì allegare alla domanda di partecipazione la documentazione comprovante
l’avvio dell’iter medesimo
Per quanto concerne l’abilitazione professionale, I CITTADINI DELL’UNIONE EUROPEA, che abbiano
conseguito l’abilitazione NELLL’AMBITO DELL’UNIONE EUROPEA, per esercitare l’attività in Italia
devono chiedere, ai sensi del D. Lgs. 206/2007, il riconoscimento del titolo professionale al Ministero
della Giustizia – Dipartimento per gli Affari di Giustizia – Direzione generale della giustizia civile –
Ufficio II – Reparto internazionale – Riconoscimento titoli – Via Arenula 70/71 – 00186 Roma
- Conoscenza della lingua straniera Inglese
- Conoscenza dei principali programmi informatici per l’automazione d’ufficio (word, excel, posta
elettronica, tecnologie di navigazione Internet)
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